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Lo dicevano già gli antichi (Mens sana in corpore sano) e lo diciamo anche noi. A tutti i nostri ospiti viene offerta la possibilità di fare moto durante l’anno scolastico.…
Che siano giovani donne incinte, madri con figli piccoli, bambini allontanati dalle famiglie di origine, adolescenti non accompagnati, tutti vengono accolti nella rete di Ain Karim. E’ la “prima fase” del sostegno che l’associazione offre. Nella “seconda fase” incoraggiamo i percorsi di crescita, formazione, lavoro e vita indipendente delle madri come dei ragazzi più grandi.
Vogliamo essere – per le donne che ospitiamo e per i ragazzi più grandi – un luogo di transito: una pista di lancio dalla quale ripartire. In questa ottica, quando è possibile, abbiamo proposto e proponiamo percorsi individualizzati di formazione o direttamente di lavoro. Per i ragazzi più grandi, i “care leavers” c’è il “progetto zaino” come sostegno ed avvio verso il mondo adulto.
Chi arriva ad Ain Karim è solo, senza rapporti di affetto, solidarietà e sostegno. Non sa con chi parlare, ha paura del giudizio altrui, non puo’ chiedere aiuto. I nostri operatori, i volontari, gli amici di Ain Karim sul territorio, si stringono in una rete intorno a loro e offrono il sostegno di una “nuova famiglia”.
Lo dicevano già gli antichi (Mens sana in corpore sano) e lo diciamo anche noi. A tutti i nostri ospiti viene offerta la possibilità di fare moto durante l’anno scolastico.…
I bambini, i ragazzi, sono tenuti sempre impegnati, esposti ad attività che non incontrano a scuola, stimolati, incuriositi. Nella vita di tutti i giorni, finiti i compiti, gli operatori ingaggiano…
Siamo da sempre convinti dell’importanza della lettura. Leggere permette di crescere, esplorare idee, confrontarsi con gli altri, esercitare la fantasia e la riflessione, aprire orizzonti di pensiero, ritrovare se stessi.…
Da pochi mesi (Marzo 2024) abbiamo riattivato un progetto che ci segue comunque da anni: quello denominato NAIM, per indicare uno spazio di accudimento nel quale le mamme possano lasciare…
Per chi compie 18 anni…abbiamo dato l’avvio al progetto “Uno zaino per la vita”. Terminata la scuola, di quale bagaglio un ragazzo, una ragazza hanno bisogno per poter – da…
Con l’inizio di Gennaio 2020 si è dato l’avvio al progetto “Seminare futuro” lanciato dall’associazione Sarai-onlus a favore dei bambini e delle mamme di Ain Karim e del territorio sul…
Nel Vangelo è il luogo presso Gerusalemme nel quale si incontrano Maria e Santa Elisabetta (Luca 1, 39-56).
Le due donne si abbracciano e si offrono conforto, solidarietà e sostegno reciproco.
La nostra casa-famiglia si ispira a questo momento e vuole essere appunto un luogo nel quale le donne possano sostare e aiutarsi a vicenda.
Ain Karim è il nome di tutto il nostro progetto a favore delle donne in gravidanza e dei loro figli.
E’ la località di Gerusalemme nella quale Gesù ha ridato la vista ad un cieco dalla nascita (Giovanni 9, 1-41). Abbiamo scelto questo nome per parlare delle tante speranze che ci sono nella casa-famiglia. Ad esempio, quella che ogni bambino che ha incontrato fin dall’inizio delle difficoltà possa avere una nuova opportunità, lavare via le sofferenze e le ferite ricevute e ricominciare una nuova vita. Siloe è il nome della terza casa famiglia, aperta nel 2010.
E’ il luogo nel quale – nel Vangelo – Gesu’ e la Samaritana si incontrano (Giovanni 4, 1- 42). Abbiamo scelto questo nome a testimoniare il valore dell’accoglienza, dell’incontro e dell’apertura all’altro, senza giudizio e discriminazione. Sichem è il nome della nostra seconda casa famiglia, aperta nel 2000.
E’ una cittadina della Samaria non lontana da Gerusalemme. E’ uno dei luoghi più frequentemente nominati nella Bibbia. In questo luogo Dio si rivelò a Giacobbe in sogno e Giacobbe la chiamo’ dunque “Betel”, cioè “casa”, la casa di Dio. Anche la nostra vuole essere la casa per chi non ha casa. Betel è il nome dato alla quarta casa famiglia, inaugurata nel 2013.
E’ la località nella quale Gesù è cresciuto (“Il bambino cresceva e si fortificava, pieno di speranza, e la grazia di Dio era sopra di lui”, Luca, 2, 39). Abbiamo scelto questo nome per parlare di un luogo che protegge e cura, in cui si impara a crescere, a diventare chi si è e trovare il proprio posto nel mondo. Nazaret è la casa di accoglienza per gli adolescenti.
qui a casa ainkarim è molto speciale perché non è come una famiglia noiosa che sono pochi e …sai che noia, noi siamo sempre tanti c’è sempre qualcuno per stare insieme
ainkarim è come un nido perchè protegge quelli che ci stanno e così stiamo meglio
Fin da bambina sognavo una casa come questa: un andirivieni di persone, di affetti, di reti e relazioni. Un posto tranquillo nel quale offrire speranza e far trovare pace, accoglienza. E’ stata una gran fatica montare questo progetto ma non sono mai stata sola: ci sono state le ospiti della casa e i loro bambini, i volontari, i nostri preziosi operatori. Tutti insieme abbiamo costruito questo nido. Per me è l’avventura più bella del mondo: quella della solidarietà.
Era una prostituta ed era rimasta incinta. L’abbiamo accolta, lei e la sua bambina di tre anni. Quando è tornata dall’ospedale con la neonata abbiamo capito che le cose non andavano bene. Non se ne occupava. Usciva per conto suo e lasciava le bambine da sole per ore. Poi un giorno ha preso la più piccola ed è andata a vivere da un’amica. Un giorno ci ha chiamato minacciando di uccidere la neonata se non le avessimo dato dei soldi. E’ dovuto intervenire il Tribunale dei Minori e tutte e due le bambine sono rimaste qui da noi, a Siloe. Entrambe le sorelle, ora, sono state adottate da una bella famiglia. Io sono felice quando penso a una storia così difficile finita così bene. Della madre purtroppo non abbiamo saputo più niente.
Sono entrata inAin Karim proprio all’inizio, portandomi dietro un’intensa esperienza di scoutismo. Mi pare sempre che la crescita di Ain Karim si intrecci con la mia storia personale: è un luogo nel quale anche io sono cresciuta, nel quale ho riflettuto e imparato tanto. Un luogo che mi ha dato molto di più di quanto mi pare di avere dato. Ho avuto anche io una vita travagliata, una famiglia complicata cui ho dato amore, energia e risorse. Ain Karim è la mia seconda casa, la mia altra famiglia e cerco di essere presente il più che possibile.
Io un giorno pensavo che la mia vita era finita e pure il bambino con me; poi mi hanno detto di venire qui e il bambino è nato e tutto è andato bene. Adesso penso che posso ripartire anche con mio figlio. Ho imparato a fare un lavoro come sarta. Torno al mio paese e apro lì un piccolo negozio.
Mio marito mi picchiava ogni volta che tornava a casa. Spesso era ubriaco fracico. Io ciavevo paura perché ero gravida. E sto bambino io ce lo volevo. Ma lui no. Non ciaveva un lavoro e non ciaveva voglia di un figlio. Un giorno sono andata alla polizia. E eccomi qua. Maurizietto mio è nato da due mesi. E’ bellissimo. Amore di mamma. Io mi voglio mettere a lavorare e così poi posso andarmene a vivere per conto mio. Loro mi aiuteranno sono tranquilla.
Sono architetto e frequento la casa da settembre 2014. Da tempo desideravo dedicarmi ai bambini e in un momento difficile di vita per me mi sono ricordata della casa famiglia Ain Karim. Quando entrai per la prima volta per il colloquio mi resi subito conto che ero nel posto giusto, in una famiglia con bisogni, necessità e spirito di collaborazione .
Il calore e la gioia che sanno darmi i bambini è inequivocabile e lo è ancora di più il piacere nel poterli aiutare a star meglio. Mi è sempre piaciuto insegnare e così ora aiuto nei compiti, Antonio, ho conosciuto anche la piccola Sara, Carletto, Giulia…e tra una moltiplicazione e un dettato si diventa anche amici…… Insomma, una bellissima esperienza.
noi vogliamo veramente bene a questi bambini perché solo in questo modo li preserviamo dall’abbandono, ma dobbiamo anche voler loro bene in modo tale da lasciarli andare, quando è il momento, e può essere davvero duro.
il bello di stare a ainkarim è che non stai mai d’asolo. Ci sta sempre compagnia. Ci sta sempre qualcuno per giocare. Io ci sto bene. Grazie.
Ain Karim è nata nel 1997 e nel 2017, quindi, ha compiuto 20 anni.
Per celebrare un compleanno tanto importante abbiamo costruito una piccola mostra di parole e immagini, allestita in un’area adiacente alla casa famiglia, in quella che ora chiamiamo “La Biblioteca”.
La mostra dà spazio alle voci, le storie, le problematiche che abbiamo attraversato in questo tempo. Alle nostre piccole e grandi conquiste come alle difficoltà e ai dolori che abbiamo affrontato e che continuiamo ad affrontare.