Per chi compie 18 anni…abbiamo dato l’avvio al progetto “Uno zaino per la vita”.
Terminata la scuola, di quale bagaglio un ragazzo, una ragazza hanno bisogno per poter – da soli – affrontare la vita? Diciotto anni, gli anni della maturità e “indipendenza” ufficiale, sono pensabili come gli anni in cui si può realisticamente prendere il proprio bagaglio e partire per il mondo, senza essere gradualmente accompagnati?
Per chi ha vissuto in casa-famiglia un lungo periodo della sua vita, le figure professionali – ma anche relazionali – che le hanno accompagnate in questo percorso (operatori, formatori, responsabili, terapeuti, educatori, etc) – rimangono spesso l’unica àncora, l’unico punto di riferimento con cui discutere le prospettive del futuro e da cui sperare di poter essere accompagnati ancora. Non c’è per loro una rete alternativa che faccia da base, da porto. Non c’è nessuno che li aspetti, pronto a traghettarli nel mondo degli adulti. Non c’è un contesto che sia per loro un luogo da cui partire ma anche il luogo sicuro in cui tornare, un luogo dal quale essere accompagnati nell’esplorare il mondo e dal quale immaginare il posto che – come giovani adulti – possono trovare.
Al massimo fino ai 21 anni, in via del tutto eccezionale (ma è sempre meno applicato dai Tribunali), è possibile chiedere per loro, allo scadere dei 18 anni, un prosieguo amministrativo. Ma dopo? E per quelli che non ottengono il “prosieguo amministrativo”? e per i più fragili dei già fragili?
In attesa che il legislatore provveda a colmare questo vuoto (in Italia solo la Regione Sardegna ha promulgato una legge per il sostegno dei care leavers) è ad ogni modo indispensabile trovare delle soluzioni a corto e medio termine per chi si avvicina adesso al compimento della maturità. Il rischio che si corre altrimenti è quello di una grave marginalizzazione sociale, culturale ed economica.
Il progetto, avviato nell’autunno 2017 grazie al sostegno dell’Arciconfraternita di San Giovanni Decollato, nasce dunque dalla consapevolezza che non ci sono soluzioni pronte ad accoglierli e che alcuni dei giovani ospiti di Ain Karim sono già arrivati ai 18 anni e altri si apprestano a farlo nel giro di pochi anni.
Ci è sembrato dunque indispensabile e urgente costruire per loro, come fosse uno zaino di ingredienti essenziali, un progetto di sostegno e di avvio verso l’indipendenza, quale che sia il cammino che i nostri ospiti vogliano intraprendere.
Chi si ritrova a compiere i 18 anni ha bisogno di essere aiutato a programmare sui tempi lunghi, a definire il percorso che vuole iniziare per la sua formazione o il suo impegno nel lavoro, per definire la sua situazione abitativa. Cerchiamo di fare tutto ciò nel limite delle risorse e competenze che abbiamo ma nuove competenze, soprattutto nell’area dell’orientamento, sono sempre benvenute. L’idea di seguire i nostri ospiti dopo la maggiore età è quella di provare a seguire il loro sviluppo e incoraggiare tutte quelle azioni e risorse che permettano al ragazzo, alla ragazza, di sentirsi gradualmente più capace di affrontare le sfide e avviarsi verso l’autonomia.